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Grosseto e la costa

Grosseto e nei paesi circostanti, i terreni agricoli lasciano il posto alle vie alla moda. Questa è la cosmopolita Maremma, di cui Grosseto è il capoluogo: dove le spiagge attirano personaggi facoltosi e la vita notturna fiorisce dopo il tramonto. Ma in questa regione c’è molto di più da vedere, oltre ai paesaggi da cartolina. Le sue spiagge, paludi e parchi naturali sono così idilliaci che hanno ispirato decine di artisti, come lo scrittore Italo Calvino e l’attrice Sophia Loren.
Grosseto e i borghi dei dintorni sono il simbolo della Maremma del XXI secolo: un tocco di modernità nella vita di campagna. Il gusto per le attività culturali rende i musei, i teatri e le gallerie d’arte nella zona alcuni dei migliori della provincia.
Se il richiamo della natura selvaggia è troppo forte per resistere, una gita di un giorno nelle zone umide del Parco della Maremma o del Parco Nazionale della Diaccia Botrona è il balsamo perfetto.

IN PRIMO PIANO: I butteri

Butteri sono la versione toscana dei cowboys. Per generazioni hanno allevato vacche maremmane nell’ambiente più ostile. La vita allo stato brado rende il bestiame di una qualità molto migliore rispetto a quello di allevamento, ma è un lavoro duro e solitario per questi mandriani che si occupano di loro. Si può avere una rara visione del lavoro dei butteri presso l’Azienda Regionale di Alberese o nel Parco della Maremma. Facili da individuare grazie ai loro grandi cappelli tesa larga e alle giacche di velluto, brandiscono una mazzarella, una canna ricurva usata per guidare i loro animali. La leggenda locale narra di un incontro tra i butteri e Buffalo Bill nel 1890. Si dice che il cowboy americano avesse sfidato la gente del posto ad uno spettacolo di abilità, e quando perse, fuggì senza pagare il pegno pattuito.

IN PRIMO PIANO: Acquacotta

La più famosa zuppa della Maremma ha radici umili. Il pranzo nei campi era un secchio d’acqua dove veniva messa a bollire qualunque verdura fosse a portata di mano. Quando la provincia divenne più prospera, un uovo in camicia fu aggiunto al piatto, insieme a una fetta di pane e a un pezzo di formaggio pecorino. L’acquacotta è il simbolo della cucina maremmana: a Grosseto, è ancora servita tradizionalmente con bietole e pomodori, mentre sul Monte Amiata i funghi porcini le donano un tocco di sapore della terra.

DA NON PERDERE:

• Una passeggiata al tramonto tra i fenicotteri e gli altri uccelli della Diaccia Botrona, un’ora.
• Un viaggio attraverso la vita e la morte della megalopoli etrusca Vetulonia presso il Museo Civico “Isidoro Falchi”, 2 ore.
• Una visita alla chiesa di San Leopoldo a Follonica, con la sua inimitabile facciata di ferro lavorato, 20 minuti.
• La scoperta del selvaggio Parco della Maremma con un tour guidato, da un’ora a un giorno intero.
• Fare incetta di formaggi e salumi locali al mercato settimanale di Grosseto in piazza del Mercato, il giovedì mattina.

ITINERARIO

Se avete a disposizione un weekend da trascorrere a Grosseto, iniziate di buon’ora nel capoluogo con una tipica colazione con cornetto e cappuccino. Poi esplorate il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma o il Museo di Storia Naturale, o entrambi. Durante il pranzo in corso Carducci, scegliete se trascorrere il pomeriggio presso il Parco della Maremma con un tour guidato, rilassarvi sulla spiaggia di Alberese o proseguire dritto per Castiglione della Pescaia e la Diaccia Botrona. Pernottate a Castiglione della Pescaia per godervi la vivace vita notturna sul mare. Il giorno successivo visitate Vetulonia per una full immersion in quella che fu una delle città più ricche e spettacolari dell’Etruria, oppure restate sulla costa e recatevi verso le lussuose Punta Ala e Follonica per una giornata di shopping e per ammirare l’artigianato locale; concludete al meglio la
giornata con una passeggiata sul lungomare di viale Italia, gelato o caldarroste in mano a seconda della stagione.

GROSSETO E LE CITTA’ SULLA COSTA

GROSSETO

MAREMMA PARK

FOLLONICA

PUNTA ALA

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA