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Diacca Botrona

La riserva naturale della Diaccia Botrona si trova tra Grosseto e Castiglione della Pescaia, è una delle aree protette più importanti e conosciute della Toscana, per la particolarità dell’ambiente e per la straordinaria varietà di specie faunistiche.

Diaccia Botrona

La Diaccia Botrona è una zona palustre della Maremma Toscana, una delle poche rimaste in seguito alla massiccia opera di bonifica iniziata sotto i Lorena e conclusa tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. Si tratta dell’ultimo margine del Padule di Castiglione, che originariamente ospitava l’antico Porto Traiano dei Romani. L’area si divide in due zone, quella della Diaccia e della Botrona, una parte della palude ha mantenuto l’originaria caratteristica di acqua dolce, mentre l’altra parte è divenuta una laguna salmastra.

Storia

L’attuale Diaccia Botrona è ciò che rimane dell’antico Lago Prile. In principio esisteva una grande laguna di acqua salata che, ritirandosi a poco a poco, ha originario questa palude, oggi prezioso ecosistema di microorganismi e habitat naturale di moltissime specie vegetali ed animali.

L’antico Lago Prile ebbe una straordinaria importanza in epoca etrusca e romana, già in un’orazione di Pro Milone del 53 a.C viene descritta l’esistenza di una villa di proprietà di Clodio, su una delle isolette del lago. In epoca medievale il lago viene utilizzato principalmente per la pesca e per l’estrazione del sale.

A partire dal XVI secolo, le campagne iniziarono a spopolarsi, anche a causa di una terribile epidemia di peste nera, inoltre fu deciso di trasformare la maggior parte dei terreni coltivati in pascoli. L’abbandono delle terre da parte dei contadini determinò un progressivo degrado delle campagne ed una stagnazione delle acque, che trasformarono ben presto l’area in un acquitrino, dove si sviluppò la zanzara anofele, portatrice di malaria. Le condizioni di questa zona determinarono quindi la necessità di procedere con una importante opera di bonifica, che venne attuata a partire dai primi anni del 1800, dai Lorena. La bonifica delle terre di Maremma proseguì a fasi alterne fino al 1960, con la grande Riforma Agraria dell’Ente Maremma, uno dei simboli della bonifica è la Casa Rossa Ximenes, grandiosa opera ingegneristica realizzata dall’ingegnere gesuita Leonardo Ximenes, su commissione dei conti Lorena.

La riserva naturale

La riserva naturale della Diaccia Botrona si estende per circa 1000 ettari tra i territori comunali di Grosseto e Castiglione della Pescaia.

L’istituzione di una riserva naturale risale al 1971 quando venne dichiarata “zona umida di valore internazionale secondo la convenzione di Ramsar”. La Diaccia Botrona è inoltre considerata una “banca genetica” dal valore inestimabile, qui infatti trovano il loro habitat naturale moltissime varietà vegetali, animali e di microorganismi.

Flora :

La vegetazione della Riserva Naturale Diaccia Botrona varia molto in base alla zona di riferimento:

  • la zona della palude vede la presenza della cannuccia di palude, piante alofile nate soprattutto in seguito all’aumento della salinità delle acque, quindi salicornie, limonio, giunco, crypsis aculeata e juncus subulatus.
  • l’area sabbiosa ospita invece frassini ossifilli, olmi, salici, pioppi bianchi, pini domestici, leccio, roverella e macchia mediterranea di rosmarino, cistus, mirto, lentisco, erica arborea, fillirea angustifolia, ginepro lici.
  • Verso il mare la vegetazione è composta da fillirea, ginepro, erica, rosmarino, mirto, anthemis marittimus, medicago marina, ammophila arenaria

Fauna :

L’avifauna della Riserva Naturale Diaccia Botrona è particolarmente varia, si registra la presenza di tarabuso, airone rosso, falco di palude, fenicottero, oca selvatica, germano reale, alzavola, fischione, airone bianco maggiore, falco pescatore, albanella reale, gru, beccaccino, pettegola, cavaliere d’Italia, occhione, ghiandaia marina, cuculo dal ciuffo, airone cenerino e garzetta.

Tra i mammiferi che popolano la riserva naturale ci sono istrice, lepre, riccio, martora, donnola, nutria, ratto e arvicola.

Le principali specie ittiche sono invece rappresentate da muggini, spigola e anguilla.

Infine i rettili, biacco, cerbone, biscia dal collare, orbettino, testuggine e ramarro e gli anfibi, rana verde minore, rospo smeraldino, tritone crestato italiano e raganella.

Casa Rossa Ximenes

Si trova all’ingresso della Diaccia Botrona, fu progettata nel 1765 dall’ingegnere gesuita Leonardo Ximenes come parte della grande opera di bonifica attuata dai conti Lorena.

L’edificio è composto da un grande corpo di fabbrica con addossate tre grandi arcate, ed era utilizzato per controllare il deflusso delle acque.

Oggi la Casa Rossa Ximenes è sede del centro visite della Diaccia Botrona e del Museo Multimediale.

RISERVA NATURALE DIACCIA BOTRONA

Via Casa Rossa Ximenes, 58043 Castiglione della Pescaia GR

Tel. 347 5345189 – 339 4331553

ORARI DI APERTURA E PREZZI

Da Settembre a Maggio dal Giovedì alla Domenica dalle 13.00 alle 19.00

Da Giugno ad Agosto tutti i giorni escluso il Giovedì dalle 16.00 alle 22.00

Intero € 12,00

Ridotto € 10,00

Bambini da 5 a 12 anni € 6,00

CASA ROSSA XIMENES

ISOLA CLODIA

info

?Via Casa Rossa Ximenes, 58043 Castiglione della Pescaia GR

? +39 347 5345189 – 339 4331553

?€ 12

Orari di apertura

Da Settembre a Maggio dal Giovedì alla Domenica dalle 13.00 alle 19.00

Da Giugno ad Agosto tutti i giorni escluso il Giovedì dalle 16.00 alle 22.00

*Gli orari sono indicativi. Contattare l’info point di Castiglione della Pescaia per Maggiori informazioni.